Corsa per 2.500 e poi rock
La "Running hearts", in Pra’ contro la violenza sulle donne.

(Ed. PADOVA)
Più di 2.500 persone, "atleti" di ogni età, al nastro di partenza, ieri mattina, in Prato della Valle, nella corsa non competitiva "Running hearts", organizzata dalla Uisp insieme al Gruppo Polis per sensibilizzare la popolazione sul tema della violenza contro le donne. Con due percorsi lungo la città, di 5 e 10 chilometri, un village per intrattenere i bambini, un concerto rock a fine corsa, gadget di ogni tipo e due importanti testimonial, Chiara Rosa, campionessa di lancio del peso e Alessandro Fabian, campione nazionale di triathlon, la marcia di ieri ha sottolineato una volta di più, che Padova, a buon diritto, può vantarsi di essere la capitale del running e della solidarietà. Infatti, il ricavato andrà a supportare Casa Viola, la struttura dedicata all'accoglienza protetta delle donne vittime di violenza.
La partenza ha visto in prima fila le ragazze della pallavolo Le Ali di Padova; dietro di loro, portando in spalla due manichini gonfiabili a simbolo delle donne violentate e uccise, le giovani atlete dell'associazione "Ragazze nel pallone". Una macchia multicolore, chi con carrozzina e cane al guinzaglio, con la nonna sottobraccio o con un disabile da seguire, si è sparpagliata in pochi minuti nelle strade cittadine, portando una ventata di ottimismo e di speranza.
Soddisfatti gli organizzatori, Alessandra Mariani, presidente Uisp, e Stefano Zaramella, presidente Gruppo Polis, che hanno visto in un'adesione "impensabile" al Running Hearts, la risposta di Padova al problema della violenza sulle donne: «Anche questo è un modo di dire no».

Running Hearts, 2 mila per dire no alla violenza sulle donne

Oltre le aspettative la manifestazione "Correre insieme": circa 500 persone non hanno potuto ricevere il pacco gara. Ma il messaggio è stato forte

di Gianni Biasetto
PADOVA. Tante donne in prima linea ieri mattina in Prato della Valle alla Running Hearts, la corsa non agonistica del progetto «Correre insieme» della Fondazione Vodafone, organizzata in collaborazione con Uisp Sportpertutti e Gruppo Polis per sensibilizzare l’opinione pubblica alla raccolta di fondi per il sostegno alle donne vittime della violenza.
Donne in prima linea assieme alla lanciatrice di peso padovana Chiara Rosa, scelta quale testimonial dell’evento. Non solo donne sui due percorsi di 5 e 10 chilometri, ma anche un folto gruppo di uomini capitanati dal ventiseienne triatleta azzurro Alessandro Fabian.
In totale alle ore 9 sono scattati quasi duemila appassionati. Un numero inatteso dagli organizzatori che a un certo punto hanno dovuto chiudere le iscrizioni perché non avevano pacchi gara sufficienti per tutti. A proposito di pacchi gara va evidenziato che con 8euro di iscrizione ogni partecipante ha ricevuto una t- short, uno zainetto, una fascia multifunzionale, un pacco di caffè, due confezioni di bevande e altri gadget forniti dailpartner dell’evento.2 mila per dire no alla violenza sulle donne Ogni iscrizione è stata raddoppiata dalla Fondazione Vodafone così da rendere più concreto il sostegno alle donne vittime di violenza. L’enorme flusso di gente ha creato lunghe code al punto iscrizioni dove i podisti hanno dovuto pazientare per parecchio tempo prima di ritirare il tagliando di partecipazione e la ricevuta della quota versata, anche perché il numero di addetti era ridotto. Fila anche al punto dove venivano consegnati i pacchi gara. Prato della Valle ha iniziato ad animarsi ben prima della partenza dei runner, con le pratiche di riscaldamento e stretching e altre attività di fitness. Nel frattempo i volontari del gruppo alpini nel villaggio dedicato al ristoro si sono prodigati a preparare bevande calde, ma anche pasta e fagioli che non è stata disdegnata all’arrivo dai sudati protagonisti. Con i due percorsi la Runnung Hearts ha portato i partecipanti in via Goito, Rogati, piazza Delia, Ponte Sostegno, via Canestrini e via Forcellini. Vista la complessità degli incroci attraversati dalla manifestazione forse qualche addetto in più con la bandierina per assicurare una tranquilla convivenza tra podisti e automobilisti, sarebbe stato utile.